giovedì 20 novembre 2014

Se si dimentica il passato e si accoglie Salvini come un eroe


L’esordio del tour "Panorama d’Italia" a Salerno è a Palazzo di Città e ad attendere il giornalista Bruno Vespa ed il leader della Lega Nord Matteo Salvini c’è una sala strapiena, circa 350 persone. All’esterno uno sparuto gruppo di cittadini, contenuto dalle forze dell’ordine, contesta e protesta contro il rappresentante del carroccio. Giorgio Mulè modera il talk show di presentazione dell’ultima fatica letteraria di Vespa “Italiani voltagabbana”. Presente anche il primo cittadino Vincenzo De Luca.

Il Matteo d’opposizione twitta, scatta foto alla sala e prende appunti. E’ palese lo stupore sui volti dei tre protagonisti nel vedere tanta gente.

L’eurodeputato leghista annuncia che alle prossime elezioni regionali il carroccio presenterà liste proprie anche al sud (Campania e Puglia), incalzato da Bruno Vespa che paragona questa strategia politica allo “Sbarco di Salerno”. Il leader venuto dal Nord parla di coerenza e lancia una stoccata al Ncd di Alfano che, pure definendosi un partito di destra, attualmente è al governo con la sinistra. Vespa gli chiede dell’alleanza in Veneto proprio col partito di Alfano ma Salvini sembra titubante affermando che ci saranno diversi cambiamenti in uomini e simboli nei prossimi sei mesi che anticipano le Regionali.


Per quanto riguarda la situazione economica il giornalista abruzzese sostiene che l’Italia è un Paese profondamente a rischio economico e lo stesso Salvini ha anestetizzato gli altri due leader del centro-destra Berlusconi e Alfano e consiglia al giovane Matteo di non parlare alla sola pancia degli Italiani ma anche alla testa perché questo popolo, fatto di gente pratica, è stato illuso troppe volte.

Argomento Europa. Salvini ha le idee chiare - “l’Europa va azzerata e ricostruita, l’euro ha vita breve e si dissolverà, poi sul tipo di moneta si vedrà” – facendo riferimento ad una moneta a due velocità, una per il nord e l’altra per il sud dell’Europa – “ora siamo in tanti a volere uscire dall’euro, prima pochi pazzi – ed a riguardo Mulè cita un sondaggio che parla del 47% degli Italiani favorevoli. Il leader della Lega per suggellare questa tesi cita la crescita economica di tre Paesi che non utilizzano l’euro e cioè Gran Bretagna, Ungheria e Polonia, mentre altri nove Stati euro dipendenti registrano solamente dati negativi. Sul tema interviene anche Vespa suggerendo a Salvini di spiegare bene alla gente che l’uscita dalla moneta unica è un processo complicato, si andrebbe incontro alla svalutazione monetaria e dunque tutto questo non può ottenersi solo con un referendum.
Insomma l’Europa così non va e sta conducendo l’Italia verso una morte sicura e dunque il 13 Dicembre la Lega proporrà le sue ricette a partire da una aliquota al 15% uguale per tutti che “farà ripartire il Paese”, anche su consiglio dell’illustre economista americano Rabushka.

Sugli immigrati: “Abbiamo accolto tutti e questi sono i nuovi schiavi senza un futuro”.

All’insinuazione di Vespa di essere di sinistra Salvini risponde così: “Mi ritengo di sinistra per la difesa di alcune tematiche come l’ambiente, i ceti deboli, gli operai, i disoccupati.”

Sui diritti civili: “Il matrimonio è tra un uomo e una donna  e questo vale anche per le adozioni.”

Riguardo la magistratura: “Va riportata sulla Terra, questo potere non risponde a nulla e a nessuno. Appena alzi la testa ti arriva un avviso di garanzia ed io ogni mattina mi faccio il segno della croce.”


Applausi scroscianti da parte di una platea che sembra aver dimenticato gli insulti ai meridionali da parte di più esponenti della Lega in tutti questi anni e soprattutto l’intenzione secessionista.
A conclusione strette di mano, selfie, autografi e sorrisi sia per Bruno Vespa che per Matteo Salvini. Fuori la contestazione per il leghista ed al grido di “fascisti, fascisti” la risposta degli spettatori del talk show che inneggiano a Salvini e così quei cittadini salernitani si dividono.



Un leader che sta cavalcando l’onda e che è pronto a cambiare l’immagine di un partito (forse Lega dei popoli) per conquistare il Sud, cercando di coprire lo sdegno verso i meridionali con temi come la lotta agli immigrati, l’uscita dall’euro ed il Federalismo. 

lunedì 3 novembre 2014

Il giovane Pulcinella di Acerra chiede giustizia per il suo popolo


Due minuti di fierezza, due minuti di protesta, due minuti da pelle d’oca.

E’ la durata dell’interpretazione magistrale del diciottenne Alfonso Pannella di Acerra (NA) che ha davvero stupito tutta l’Italia sabato scorso allo show televisivo “Tu sì que vales”. Travestito da Pulcinella il giovane ha intonato parole di fuoco e di speranza allo stesso tempo, rappresentando una nuova generazione coraggiosa e stanca di soprusi ed ingiustizie ad opera delle ecomafie e della politica corrotta.

Vi invito a riflettere leggendo le seguenti parole ed a vedere il video cliccando sul link http://www.youtube.com/watch?v=IIdqybal4yY

Terra di padri, terra di madri, terra di figlie e di conigli,
terra mia, terra ‘e nisciun, terra inquinata dall’ecomafia
terra di nomi, terra di volti, terra di maschere quando conviene,
terra felix…ieri, terra ‘e munnezza…oggi, munnezza occultata int ‘e terr d’Acerra
e ‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.
Nu paese avvelenato da incapaci analfabeti col diploma da Iscariota, ma ca cuscienza ca le fet,
vento dei roghi che soffia diossina, fusti di melma ben occultati, durece metr nell’acqua che scorre,
fonte inquinata che spegne la vita…
e ‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.
Stanco di subire ingiustizie di Stato, processi, menzogna, il popolo chiede giustizia,
vuole in galera quei topi di fogna
e ‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.
E ‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.”

Alfonso ci ha messo la faccia e la mia ammirazione va a lui e a quanti lottano e denunciano senza paura per la libertà, il diritto alla salute, il diritto ad una vita meno ingiusta.