domenica 31 agosto 2014

Cosa accade se Isis impone il sistema scolastico?





I miliziani in nero fanno sul serio: uccidono chi non si sottomette, conquistano territori, stuprano o vendono le donne e arruolano anche i bambini. L'ultima loro decisione, una delle più inquietanti a mio avviso, è la pianificazione del sistema scolastico dello Stato Islamico, illustrato alla popolazione della provincia di Raqqa (Siria) tramite un documento di dodici punti.

E' presente una forte carica ideologica utilissima agli uomini del Califfato per l'indottrinamento delle menti più giovani e tipica delle dittature più stringenti, come la storia ci ha insegnato.
Vengono bandite le seguenti materie scolastiche: educazione artistica e musicale, psicologia, filosofia e sociologia, educazione fisica e le religioni degli infedeli.

Provo a ragionare sul perchè dell'infausta scelta:
miliziani avranno pensato che sarebbe controproducente per lo Stato Islamico la conoscenza del patrimonio artistico mondiale e quindi del concetto di bellezza che si oppone nettamente alla barbarie e la sensibilità che si prova nell'ascolto dei grandi della musica potrebbe "indebolire" i musulmani del domani e renderli molto più simili al resto del mondo. Freud, Weber, Durkheim, Kant, Socrate e Platone rappresentano un pericolo reale per la forma mentis dei più giovani soggiogati del Califfato e dunque i loro insegnamenti vanno evitati.

Fare sport serve a star bene con sè stessi, a conoscere meglio il proprio corpo, semmai appassionarsi a qualche disciplina ma ciò può distrarre dall'obiettivo delle mire espansionistiche e della conversione mondiale all'Islam.

L'educazione islamica verrà curata nei minimi dettagli, il lavaggio del cervello portato avanti in base ai precetti coranici "modificati" secondo le esigenze di chi comanda e crea un popolo assuefatto, pronto a combattere per fini folli.

Tutto è stato creato da Allah e dunque Darwin e la teoria sull'origine ed evoluzione della specie vengono cassati dall'elenco degli insegnamenti consentiti. Sì alla sola grammatica araba e nessun riferimento a democrazia, confronto e libere elezioni.

"Dulcis in fundo" le donne dovranno indossare il velo islamico.

Questi combattenti riescono a reperire un mare di fondi dalla vendita del petrolio proveniente dai siti nel nord dell'Iraq, dal sostegno degli Stati amici (Qatar su tutti), simpatizzanti on line. Un giro di vite che coinvolge anche circa 9000 occidentali che si sono arruolati con Isis (cosa li spingerà a questo?) e pronti a tornare nei propri confini nazionali per cercare adepti o peggio per compiere attentati.

In fin dei conti l'indottrinamento estremo crea barriere invalicabili, contrappone gruppi di persone...genera mostri.

Ci tengo a sottolineare che queste riflessioni riguardano solo il sistema scolastico imposto dal Califfato e non la totalità dei musulmani di buona volontà.