Due minuti di fierezza,
due minuti di protesta, due minuti da pelle d’oca.
E’ la durata
dell’interpretazione magistrale del diciottenne Alfonso Pannella di Acerra (NA) che
ha davvero stupito tutta l’Italia sabato scorso allo show televisivo “Tu sì que
vales”. Travestito da Pulcinella il giovane ha intonato parole di fuoco e di
speranza allo stesso tempo, rappresentando una nuova generazione coraggiosa e
stanca di soprusi ed ingiustizie ad opera delle ecomafie e della politica
corrotta.
Vi invito a riflettere leggendo le seguenti parole
ed a vedere il video cliccando sul link http://www.youtube.com/watch?v=IIdqybal4yY
“Terra di padri, terra di madri, terra di figlie e di conigli,
terra
mia, terra ‘e nisciun, terra inquinata dall’ecomafia
terra
di nomi, terra di volti, terra di maschere quando conviene,
terra
felix…ieri, terra ‘e munnezza…oggi, munnezza occultata int ‘e terr d’Acerra
e
‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.
Nu
paese avvelenato da incapaci analfabeti col diploma da Iscariota, ma ca
cuscienza ca le fet,
vento
dei roghi che soffia diossina, fusti di melma ben occultati, durece metr nell’acqua
che scorre,
fonte
inquinata che spegne la vita…
e
‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.
Stanco
di subire ingiustizie di Stato, processi, menzogna, il popolo chiede giustizia,
vuole
in galera quei topi di fogna
e
‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.
E
‘a guerra che stann facenn sta gente d’Acerra.”
Alfonso ci ha messo la
faccia e la mia ammirazione va a lui e a quanti lottano e denunciano senza
paura per la libertà, il diritto alla salute, il diritto ad una vita meno
ingiusta.
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