lunedì 27 ottobre 2014

L'Agro nocerino sarnese Green che vorrei...e non è utopia


Il dossier di Amdot (Associazione malati, trapianti e donatori di organi), Spes e Progetto Agro è tristemente chiaro: nell’Agro nocerino sarnese su 100 decessi circa 65 sono causati dal cancro.
Malattie come la leucemia, il tumore ai polmoni, all’apparato digerente e alle ossa, degenerazione degli apparati neurovegetativi o cardiovascolari fanno parlare di “Agro dei fuochi”. Il sentore della peste del XXI secolo era già palese da tempo nel nostro pensare comune poichè da decenni subiamo i lutti e leggiamo di tante vite stroncate da questi mali.

Un altro studio recente condotto da una equipe di ricercatori (geochimici, biologi e medici) dell’Università Federico II di Napoli e dell’Università del Sannio ha mostrato le possibili relazioni esistenti tra alte concentrazioni di metalli pesanti nel suolo e la qualità del liquido seminale degli abitanti di sesso maschile. I risultati dimostrano una forte correlazione tra la concentrazione anomala di piombo e antimonio e la scarsa qualità del liquido seminale. Più debole l’impatto di mercurio e zinco.

A questo punto parlare di un coordinamento unitario “No Agro dei fuochi” con sedi permanenti nei 16 comuni (Angri, Bracigliano, Castel San Giorgio, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Poggiomarino, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, Sant’Egidio del Monte Albino, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Siano, Striano) che fanno parte di questo territorio sia giusto e fondamentale per un’azione decisa e propositiva dei cittadini.

Incontri, manifestazioni pacifiche, dibattiti (che già sono avvenuti in occasione del progetto Grande Sarno) e soprattutto soluzioni affinchè si faccia rete e si rafforzi quel senso di comune appartenenza ad una terra che noi stessi abbiamo martoriato. Un impegno civico forte a favore della tutela dell’ambiente a partire dalla raccolta differenziata ancora più minuziosa, dal divieto morale di sporcare le strade delle nostre città gettando a terra qualsiasi cosa senza aspettare pazientemente di imbattersi nel prossimo cestino per i rifiuti ed infine i roghi. Infatti non possiamo pensare di eliminare il problema bruciandolo così da immettere nell’aria particelle tossiche che poi respiriamo e che vanno a posarsi sulle coltivazioni.

A mio avviso i nostri rappresentanti politici locali dovrebbero ampliare le ZTL, la pratica del bike sharing e sfruttare a dovere i fondi europei a favore delle energie rinnovabili. Insomma bonifiche, idee green e sanzioni reali per chi inquina vanno a braccetto verso quello che chiamo l’Agro nocerino sarnese green che vorrei. 

Queste riflessioni non vogliono creare allarmismo ma rappresentano la percezione sentita di un grave problema che coinvolge circa 300.000 abitanti.


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